Si è conclusa sabato scorso a Oristano la 19^ Conferenza Internazionale dell’Egeo dedicata a Heinrich Schliemann, in occasione del 200° anniversario dalla nascita dell’archeologo a cui si deve la scoperta di Troia e della civiltà micenea.

Organizzata dal Centro Internazionale per la Ricerca sulle Civiltà Egee Pierre Carlier che ha sede presso l’Antiquarium Arborense, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, dalla Fondazione Oristano e dall’Università degli Studi di Sassari e intitolata “Camminando sulle orme del pioniere dell’archeologia egea”, la conferenza ha richiamato in città relatori da università di fama mondiale, protagonisti nella direzione di scavi nei più importanti siti legati al nome di Schliemann.

Per Oristano è stata un’importante occasione di promozione culturale. L’alto livello del confronto scientifico, l’interesse e la bellezza dei luoghi visitati e l’accoglienza riservata fanno parte del patrimonio di esperienza che i relatori porteranno con sé. Gli studiosi hanno infatti conosciuto la forte impronta della civiltà nuragica a Barumini, Santa Cristina di Paulilatino e Tharros e nei musei di Oristano, Cabras e Cagliari.

La conferenza internazionale si è concentrata sulla figura di Heinrich Schliemann. L’archeologo famoso per la scoperta di Troia, scavò in molti luoghi tra Turchia, Grecia e Italia, guadagnando una fama mondiale per i suoi ritrovamenti. Venne due volte in Sardegna, nel 1864 e nel 1886 e in entrambi i casi visitò il Museo di Cagliari.

Il direttore del Museo di Cagliari, Ettore Pais celebra l’arrivo di Schliemann a Cagliari il 10 marzo 1866 sulle colonne del quotidiano cagliaritano L’Avvenire di Sardegna: “È giunto in Cagliari l’illustre archeologo tedesco il dott. Enrico Schliemann, il famoso scopritore di Troia, di Micene, di Tirinto, di Orchomenos ecc., quell’infaticabile e generoso signore che ha speso delle somme favolose (dei milioni) per scavare le antiche città, che furono culla della civiltà greca, e che di tutti i tesori scoperti fece dono ai musei di Atene e di Berlino. E diciamo tesori, poiché sia a Troia che a Micene il dott. Schliemann scoprì dei veri tesori di oggetti d’oro per un valore assai cospicuo. Il dott.  Schliemann, appassionato cultore d’Omero e della civiltà greca primitiva, con i propri mezzi privati ha risolto dei grandi problemi storici ed archeologici che sin ora non avevano potuto risolvere diversi dottori, nemmeno con i poderosi aiuti delle nazioni che li avevano mandati a studiare la Grecia e l’Asia Minore. Egli si è recato a Cagliari unicamente per visitare il Regio museo di antichità. Egli ha esaminato tanto il regio museo, quanto le collezioni private di questa città”.

Giovedì, 19 maggio 2022