Con l’opera drammaturgica inedita dal titolo “La scomparsa del testamento” l’oristanese Simona Piras ha vinto la prima edizione del Premio Letterario del Fondo pittori, scultori, musicisti e attori drammatici, indetto dall’INPS per testi inediti in lingua italiana.

Lunedì, a Roma, nella sede dell’istituto di previdenza, a Palazzo Wedekind, si è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza di Micaela Gelera (Commissario Straordinario dell’INPS), Vincenzo Caridi (Direttore Generale INPS) e Stefano Ugo Quaranta (Direttore Credito e Welfare INPS).

Il concorso, indetto dall’INPS con l’intento di promuovere l’arte letteraria, era finalizzato alla selezione e premiazione di tre testi inediti in lingua italiana – uno per ciascuna delle seguenti categorie: romanzo, raccolta di racconti, opera drammaturgica – che sviluppassero la tematica: “solidarietà, educazione e lavoro come fondamento di una pace duratura”.

I premi sono stati consegnati da Andrea Sinni, Presidente della Commissione, e Gianfranco Bartalotta, docente di Storia del Teatro e del Cinema presso l’Università degli Studi di Roma 3.

Nelle tre sezioni in cui si articolava il premio, Simona Piras ha vinto tra le opere drammaturgiche con “La scomparsa del testamento”, Franco Casale ha ottenuto il riconoscimento tra i romanzi con “Piccoli spaventi di bellezza” e Sara Pilone per la sezione raccolta di racconti con “Quando sono cominciati questi sogni”.

La scomparsa del testamento” narra la storia di cinque fratelli che si dividono in occasione della prematura morte della madre e si ritrovano dopo molti anni alla lettura del testamento del padre. Per poter accedere alla ricca eredità dovranno però rispettare alcune condizioni imposte dal padre che li costringerà a cambiare vita.

Commedia in cinque atti articolata in scene ben individuate nel copione, un tessuto narrativo complesso di spessore su dinamiche relazionali familiari con un linguaggio recitativo in italiano corretto, anche nella scrittura – si legge nella motivazione della Giuria per il premio assegnato all’autrice oristanese -. Un racconto, che discende da un soggetto, già affrontato in opere similari, di una riunione di famiglia, a seguito della morte di un genitore; narrazione in questo caso esaustiva per aver trattato in modo appropriato temi come lavoro, solidarietà, disabilità e perfezionato con richiami a sorpresa nelle battute finali. Nel complesso, quindi, risulta essere l’opera più rispondente sia alla tematica che ai criteri redazionali, richiesti per la stesura di un manoscritto teatrale, in quanto articolato e suddiviso in atti e scene, ben strutturato con introduzione, nodo e conclusione”.

A ciascuna opera vincitrice è stato riconosciuto un premio di 5 mila euro e un contributo di altri 5 mila euro per la pubblicazione del testo. Nel caso dell’opera drammaturgica il contributo potrà essere utilizzato in alternativa per la pubblicazione del testo o per la sua rappresentazione.

Simona Piras è alla sua prima opera drammaturgica. In precedenza aveva pubblicato il romanzo “Uno sguardo nel buio”. È di prossima uscita un’opera biografica dedicata alla storia del figlio scomparso.