A partire dal 2025, nuove linee guida semplificate regoleranno i contributi per ogni bambino nato, adottato o affidato nelle famiglie che risiedono o trasferiscono la propria residenza nei comuni con meno di 5000 abitanti. La misura, approvata recentemente dalla Giunta regionale, fa parte degli interventi previsti dalla Legge di Stabilità a partire dal 2022, con il rinnovo delle risorse per il 2025.
I fondi saranno trasferiti ai comuni in due tranche, previa verifica dei dati Istat sul numero di bambini residenti, per determinare il fabbisogno di ciascun comune. Ogni bambino avente diritto riceverà un contributo mensile fino ai 5 anni di età: 600 euro per il primo figlio e 400 euro per i successivi. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli centri, dove la Sardegna ha registrato nel 2023 il tasso di natalità più basso in Italia, pari a 4,9 ogni mille abitanti.
Il provvedimento mira a non limitarsi a un aiuto assistenziale, ma a stimolare lo sviluppo di servizi locali e a favorire l’integrazione sociale delle famiglie. Saranno implementati anche strumenti per l’invecchiamento attivo e il sostegno degli anziani, con l’uso di domotica e interventi mirati per la permanenza degli anziani a domicilio.
In conclusione, il progetto vuole promuovere uno sviluppo territoriale e sociale sostenibile, monitorando i risultati negli anni a venire, con un focus sulla crescita dei servizi, dell’economia e dell’occupazione nelle aree interne della Sardegna.